
Lavorare in campagna è duro, lo sanno anche i bambini. Ma nel 1969 quando avevo appena tredici anni lo era ancora di più, soprattutto perché mancavano i mezzi di locomozione. I più ricchi possedevano un giogo di buoi e un cavallo mentre i più poveri avevano al massimo un asino. La mia famiglia nel 1958 aveva acquistato un trattore, per quel tempo una grande rivoluzione tecnologica.
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